Casa per gatto

La casa deve essere confortevole anche per il gatto

Il gatto è un’animale che alterna periodi di attività a lunghi periodi di riposo.

E’ un animale notturno, che ama dormire di giorno e cacciare di notte; la caccia e’ un’attività impegnativa, che richiede molte energie, sia fisiche che psichiche.

Grazie a questo, il gatto che vive in campagna, anche se domestico, non avrà mai problemi comportamentali legati a un ambiente deprivato.


Diversa è la situazione per il gatto che vive in appartamento, che trascorre molto tempo da solo, solitamente di giorno, quando i proprietari sono al lavoro, per cui non ha altro da fare che dormire.

Al loro ritorno il gatto si scatena, corre, cerca coccole, invita le persone al gioco, ma i giochi non sempre sono piacevoli per l’uomo, soprattutto, con quei gatti che sono abituati a giocare fin da cuccioli, con le mani e con i piedi dei proprietari.

Bisogna premettere che il gioco per gli animali, non è un’attività priva di scopo, infatti, costituisce una valida valvola di sfogo alle tensioni emotive, e permette di apprendere posture e comportamenti, che diventeranno patrimonio dell’ adulto.

In questo contesto si inserisce il gioco con le mani e con i piedi del proprietario, che ricopia il gioco (predatorio) dei cuccioli.


I cuccioli, tra loro, fanno dei giochi che comprendono la sequenza dell’ aggressione, con agguati e fughe, per sottrarsi agli attacchi dei fratelli; con questo gioco imparano la sequenza predatoria e le posture di aggressione e di difesa.

Il proprietario, facendo un gioco simile (cioè usando le mani e i piedi) con il suo gatto gli insegna solo ad aggredire, perché non punisce le aggressioni troppo violente dei gattini, come farebbero i fratelli o la madre, che in tali situazioni risponderebbero con una zampata, o una morsicata, in modo da ridurre l’aggressività dell’altro.

Da adulto il gatto giocando con il padrone, ripete questi agguati, con conseguenze, a volte molto spiacevoli (graffi e morsicate agli arti).

Un altro problema, che ha tra le possibili cause, un ambiente di vita povero di stimoli, è l’attività notturna del gatto, ci sono gatti che nel cuore della notte si svegliano, miagolano, cercano il proprietario, vogliono coccole e attenzioni.


Come arricchire l’ambiente per il gatto


Disporre degli scatoloni in pila, sui quali il gatto può arrampicarsi.


In commercio esistono infinite soluzioni per fare arrampicare il vostro micio. Ma basta anche una scaletta lasciata aperta in un angolo della stanza per offrirgli un appetitoso albero artificiale.


Mettere delle buste di carta, con all’interno borse di plastica o altre cose che toccate fanno rumore. I gatti sono curiosi, e amano esplorare e scoprire nuovi oggetti.


Lasciare per casa tappi, palline, o altro appeso. Preparare delle scatoline bucate, nel cui interno vengono messi dei croccantini che il gatto può far uscire scuotendole o facendole rotolare.


Sono in vendita delle palline forate, con dei bocconcini da inserire all’interno, che servono allo stesso scopo. Questo gioco sfrutta l’istinto predatorio del gatto, facendo da preventivo agli agguati di cui ho detto sopra. Lasciare sempre delle ciotole con un po' di croccantini all’interno in modo che il gatto li possa mangiare, o anche solo tirarli fuori dal contenitore e giocarci.


Un consiglio: mettere sempre a disposizione del gatto un numero di cassette pari al numero dei gatti presente più una.



PER CONCLUDERE:

QUANTO HO DETTO E’ UTILE, MA E’ IMPORTANTISSIMO RICORDARSI SEMPRE CHE IL GATTO E’ SI SOLITARIO, MA E’ ANCHE MOLTO SOCIEVOLE. PER QUESTO MOTIVO LO SI DOVREBBE LASCIARE DA SOLO IL MINOR NUMERO DI ORE POSSIBILE.

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I coniglietti nascono senza pelo, ciechi e non sono in grado di udire prima dei 7 gg. A 12 gg cominciano ad uscire dal nido. A circa 24 gg la mamma smette di allattarli. A 4 mesi diventano sessualmente maturi e lo sviluppo scheletrico termina a 9 mesi. I conigli hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e comunicano prevalentemente attraverso gli odori. La consuetudine di strofinare il mento sugli oggetti è un modo per marcare il territorio, così come il depositare le feci e le urine. I conigli lasciati liberi per casa possono arrecare numerosi danni ( carta da parati, mobili, tappeti, filo del telefono..) e possono mettersi in pericolo perché vanno a rosicchiare i fili elettrici. La femmina raggiunge la maturità sessuale a 4 mesi, la gravidanza dura 30 gg, possono nascere da 2 a 10 coniglietti , la mamma allatta una sola volta al giorno (di solito alla notte). Il coniglio è un animale solitamente pacifico anche se esistono varie eccezioni. E’ un animale sociale anche verso altre specie animali; è meglio evitare di tenere 2 maschi interi insieme. Per abituare il coniglietto appena arrivato a sporcare nella gabbia è bene non liberarlo per alcuni giorni. Conviene sistemare una cassettina apposita in un angolo del gabbione con del truciolato e posizionare la rastrelliera con il fieno vicino in modo che mentre mangia sia costretto a stare entro la cassettina; in questo modo si abituerà a sporcare nel posto giusto. La gabbia del coniglio deve essere sufficientemente grande anche se il coniglio vive prevalentemente libero per casa. Alimentazione Il Coniglio è un erbivoro stretto. Ha sempre bisogno di fieno di buona qualità (Trifogli, Erbe miste, Erba Medica solo in accrescimento). Le verdure a foglia da variare, devono essere ben lavate e asciugate, mai fredde da frigorifero, vanno tolte prima che vadano a male. (Trifoglio, Dente di leone, Crescione, Spinaci e foglie di Brassicacee solo 1-3 volte la sett.) Mangime in pellet razionato – 1/4 di tazza ogni 2,5 kg di peso diviso in 2 somministrazioni – va comprato fresco e mantenuto in frigorifero perché il coniglio rifiuta il pellet rancido. 18% -25% di fibra . No farine di carne o latte o cereali. No semi e fioccati. Yogurt va bene frutta in quantità molto ridotta, ed eliminarla se tende all’obesità. Acqua sempre fresca e pulita – lavare e disinfettare il contenitore ogni 3-4 giorni. Il coniglio è in grado di ricavare da cibo di basso valore nutritivo la massima quantità di energia. Una caratteristica di questa specie è la reingestione di parte del materiale fecale (cecotrofo). Il coniglio in famiglia viene spesso alimentato con mangimi ad alto valore nutritivo che possono venire ingeriti con estrema velocità. Questa abitudine produce un facile ingrassamento che può portare all’obesità e problemi comportamentali perché il coniglio che impiega troppo poco tempo a mangiare poi si annoia e diventa irritabile e aggressivo. La soluzione è molto semplice, basta aggiungere molto fieno che appaga psicologicamente il soggetto e apporta la giusta quantità di fibra per evitare l’ingrassamento e per tenere i denti in equilibrio. La vaccinazione I Conigli possono essere vaccinati contro due malattie virali: la Mixomatosi e la Malattia emorragica virale. Secondo la località geografica, il veterinario stabilirà il piano vaccinale più opportuno. Protocollo vaccinale nel coniglio che vive da solo in appartamento, si consiglia di eseguire una sola vaccinazione nel mese di aprile – maggio. Io consiglio di effettuare, nella zona di Parma, esclusivamente la prevenzione per la Mixomatosi. Mixomatosi Può essere trasmessa per via diretta dagli animali ammalati o portatori a quelli sani o per via indiretta tramite artropodi (zanzare, pulci, zecche, ecc.). L’andamento può essere acuto, subacuto o cronico; alcuni conigli sono portatori asintomatici. L’incubazione è di 5-15 giorni. I sintomi comprendono: abbattimento, congiuntivite, scolo dagli occhi, rigonfiamenti cutanei sulla testa e gli arti, infiammazione degli organi genitali. La morte sopravviene in 5-10 giorni. La mortalità è elevata, e non esiste alcuna terapia. I conigli che sopravvivono possono eliminare il virus per lungo tempo. La vaccinazione dà una buona protezione ed è sempre consigliabile negli animali da compagnia. I coniglietti possono essere vaccinati per la prima volta a 30 giorni di età, con un richiamo a 8-10 settimane. Malattia emorragica virale Colpisce i conigli al di sopra dei 30 – 50 gg di vita. La malattia si trasmette sia per via diretta che attraverso vettori ematofagi od oggetti contaminati. La malattia si manifesta in modo improvviso con emorragie dal naso, dalla bocca e dall’ano e spasmi che conducono alla morte. 
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