blog informativo, consigli e approfondimenti dal medico veterinario

gatto dal veterinario
15 maggio 2025
Quello che vorresti sapere sul gatto
cane dal veterinario
15 maggio 2025
Il cane in famiglia
coniglio nano
15 maggio 2025
I coniglietti nascono senza pelo, ciechi e non sono in grado di udire prima dei 7 gg. A 12 gg cominciano ad uscire dal nido. A circa 24 gg la mamma smette di allattarli. A 4 mesi diventano sessualmente maturi e lo sviluppo scheletrico termina a 9 mesi. I conigli hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e comunicano prevalentemente attraverso gli odori. La consuetudine di strofinare il mento sugli oggetti è un modo per marcare il territorio, così come il depositare le feci e le urine. I conigli lasciati liberi per casa possono arrecare numerosi danni ( carta da parati, mobili, tappeti, filo del telefono..) e possono mettersi in pericolo perché vanno a rosicchiare i fili elettrici. La femmina raggiunge la maturità sessuale a 4 mesi, la gravidanza dura 30 gg, possono nascere da 2 a 10 coniglietti , la mamma allatta una sola volta al giorno (di solito alla notte). Il coniglio è un animale solitamente pacifico anche se esistono varie eccezioni. E’ un animale sociale anche verso altre specie animali; è meglio evitare di tenere 2 maschi interi insieme. Per abituare il coniglietto appena arrivato a sporcare nella gabbia è bene non liberarlo per alcuni giorni. Conviene sistemare una cassettina apposita in un angolo del gabbione con del truciolato e posizionare la rastrelliera con il fieno vicino in modo che mentre mangia sia costretto a stare entro la cassettina; in questo modo si abituerà a sporcare nel posto giusto. La gabbia del coniglio deve essere sufficientemente grande anche se il coniglio vive prevalentemente libero per casa. Alimentazione Il Coniglio è un erbivoro stretto. Ha sempre bisogno di fieno di buona qualità (Trifogli, Erbe miste, Erba Medica solo in accrescimento). Le verdure a foglia da variare, devono essere ben lavate e asciugate, mai fredde da frigorifero, vanno tolte prima che vadano a male. (Trifoglio, Dente di leone, Crescione, Spinaci e foglie di Brassicacee solo 1-3 volte la sett.) Mangime in pellet razionato – 1/4 di tazza ogni 2,5 kg di peso diviso in 2 somministrazioni – va comprato fresco e mantenuto in frigorifero perché il coniglio rifiuta il pellet rancido. 18% -25% di fibra . No farine di carne o latte o cereali. No semi e fioccati. Yogurt va bene frutta in quantità molto ridotta, ed eliminarla se tende all’obesità. Acqua sempre fresca e pulita – lavare e disinfettare il contenitore ogni 3-4 giorni. Il coniglio è in grado di ricavare da cibo di basso valore nutritivo la massima quantità di energia. Una caratteristica di questa specie è la reingestione di parte del materiale fecale (cecotrofo). Il coniglio in famiglia viene spesso alimentato con mangimi ad alto valore nutritivo che possono venire ingeriti con estrema velocità. Questa abitudine produce un facile ingrassamento che può portare all’obesità e problemi comportamentali perché il coniglio che impiega troppo poco tempo a mangiare poi si annoia e diventa irritabile e aggressivo. La soluzione è molto semplice, basta aggiungere molto fieno che appaga psicologicamente il soggetto e apporta la giusta quantità di fibra per evitare l’ingrassamento e per tenere i denti in equilibrio. La vaccinazione I Conigli possono essere vaccinati contro due malattie virali: la Mixomatosi e la Malattia emorragica virale. Secondo la località geografica, il veterinario stabilirà il piano vaccinale più opportuno. Protocollo vaccinale nel coniglio che vive da solo in appartamento, si consiglia di eseguire una sola vaccinazione nel mese di aprile – maggio. Io consiglio di effettuare, nella zona di Parma, esclusivamente la prevenzione per la Mixomatosi. Mixomatosi Può essere trasmessa per via diretta dagli animali ammalati o portatori a quelli sani o per via indiretta tramite artropodi (zanzare, pulci, zecche, ecc.). L’andamento può essere acuto, subacuto o cronico; alcuni conigli sono portatori asintomatici. L’incubazione è di 5-15 giorni. I sintomi comprendono: abbattimento, congiuntivite, scolo dagli occhi, rigonfiamenti cutanei sulla testa e gli arti, infiammazione degli organi genitali. La morte sopravviene in 5-10 giorni. La mortalità è elevata, e non esiste alcuna terapia. I conigli che sopravvivono possono eliminare il virus per lungo tempo. La vaccinazione dà una buona protezione ed è sempre consigliabile negli animali da compagnia. I coniglietti possono essere vaccinati per la prima volta a 30 giorni di età, con un richiamo a 8-10 settimane. Malattia emorragica virale Colpisce i conigli al di sopra dei 30 – 50 gg di vita. La malattia si trasmette sia per via diretta che attraverso vettori ematofagi od oggetti contaminati. La malattia si manifesta in modo improvviso con emorragie dal naso, dalla bocca e dall’ano e spasmi che conducono alla morte. 
casa per gatti
15 maggio 2025
La casa deve essere confortevole anche per il gatto
rapporto cani e bambini
15 maggio 2025
Troppo spesso i bambini vengono morsi dai cani di casa e troppo spesso si parla di “cane aggressivo” . In realtà, la maggior parte di questi episodi sono dovuti a errori umani nella gestione del rapporto cane-bambino . Il fatto è che il cane non va considerato un “baby sitter” per bambini . Il legame che che s’instaura tra un bambino e il proprio amico a quattro zampe è molto forte e importante, ma è una relazione da costruire insieme ai genitori. Il papà e la mamma devono avere molta attenzione e seguire da vicino questo rapporto bambino-animale , contribuendo a impostarlo nel migliore dei modi e prevenendo il rischio di pericolosi incidenti. Vediamo i consigli da seguire e gli aspetti da considerare quando un bimbo e un cane si trovano a convivere . La prima cosa da considerare è che non bisogna mai lasciare solo un bambino con un cane senza la supervisione di un adulto . Non va dimenticato che, anche solo involontariamente, durante il gioco, un cane può f ar male al bambino semplicemente saltandogli addosso per fargli le feste . Alcuni cani hanno una delicatezza eccezionale nei confronti dei bambini, ma non è sempre così. In generale, una volta che il cane ha imparato a conoscere i bambini, tenderà a comportarsi con loro come farebbe con una persona adulta . Nessuno studio o ricerca ha infatti stabilito che il cane abbia un particolare etogramma (modo di comportarsi) con il bambino. Un altro aspetto da considerare è che spesso il bambino non è in grado di interagire in modo corretto con il cane : per esempio può tirargli la coda o le orecchie, oppure infilargli le dita negli occhi; in questi casi il cane può reagire dando dei segnali di avvertimento (allontanandosi o ringhiando). Ma se il bambino non è in grado di interpretare correttamente i segnali dati dal cane, continuerà a disturbarlo con il rischio di essere morsicato. Quando in famiglia arriva un cucciolo bisogna aspettarsi alcuni comportamenti: i cuccioli sono molto attivi, usano i denti e le zampe per giocare ed esplorare ; per scoprire il mondo impiegano la bocca su ogni cosa (cibo, vestiti, mobili e parti del corpo del proprietario) e tendono a rubare gli oggetti che trovano alla loro portata, anche quelli dei bambini. I cuccioli sono molto attivi, eccitati e, inoltre, possono non avere ancora il controllo del morso. I bambini dal canto loro, nella maggioranza dei casi, interagiscono con il cane in modo eccessivo e smisurato , eccitandolo e agitandolo ulteriormente. Anche in questa fase è molto importante la sorveglianza del genitore, per evitare che il bambino possa involontariamente fare male al cucciolo che, spaventato, può manifestare varie reazioni fino all’aggressione. Una reazione aggressiva del cucciolo, o anche un morso o un graffio involontario, possono produrre un effetto negativo a lungo termine sul bambino portandolo a sviluppare paura nei confronti del cane. Altre volte il cane vede nel bambino un “animale” da difendere , tanto da arrivare a “proteggerlo” da estranei o adulti in generale. Al contrario, talvolta succedere che il cane scambi il bambino per una preda e manifesti quindi nei suoi confronti un comportamento predatorio. Questa problematica si riscontra soprattutto nei cani che non sono stati abituati (socializzati) alla presenza dei bambini fin da cuccioli e che quindi interpretano i movimenti poco coordinati e le urla dei “cuccioli di uomo” come se fossero i segnali emessi da una preda. E per finire…. La rivista Pediatrics ha pubblicato uno studio condotto da alcuni ricercatori finlandesi: meno infezioni respiratorie per i bambini che nel primo anno di età vivono a contatto con un cane. Gli animali domestici rafforzano il nostro sistema umanitario . In altre parole, non solo la presenza di cani e gatti all’interno delle mura domestiche non sarebbe dannoso per i propri figli ma, anzi, ad alcune condizioni, sarebbe addirittura una leva utile per rafforzare il sistema immunitario dei piú piccoli. 
capire olfatto dei gatti
15 maggio 2025
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15 maggio 2025
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15 maggio 2025
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