Il coniglio nano

I coniglietti nascono senza pelo, ciechi e non sono in grado di udire prima dei 7 gg. A 12 gg cominciano ad uscire dal nido. A circa 24 gg la mamma smette di allattarli. A 4 mesi diventano sessualmente maturi e lo sviluppo scheletrico termina a 9 mesi. I conigli hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e comunicano prevalentemente attraverso gli odori.

La consuetudine di strofinare il mento sugli oggetti è un modo per marcare il territorio, così come il depositare le feci e le urine. I conigli lasciati liberi per casa possono arrecare numerosi danni ( carta da parati, mobili, tappeti, filo del telefono..) e possono mettersi in pericolo perché vanno a rosicchiare i fili elettrici.


La femmina raggiunge la maturità sessuale a 4 mesi, la gravidanza dura 30 gg, possono nascere da 2 a 10 coniglietti, la mamma allatta una sola volta al giorno (di solito alla notte). Il coniglio è un animale solitamente pacifico anche se esistono varie eccezioni. E’ un animale sociale anche verso altre specie animali; è meglio evitare di tenere 2 maschi interi insieme.

Per abituare il coniglietto appena arrivato a sporcare nella gabbia è bene non liberarlo per alcuni giorni. Conviene sistemare una cassettina apposita in un angolo del gabbione con del truciolato e posizionare la rastrelliera con il fieno vicino in modo che mentre mangia sia costretto a stare entro la cassettina; in questo modo si abituerà a sporcare nel posto giusto.

La gabbia del coniglio deve essere sufficientemente grande anche se il coniglio vive prevalentemente libero per casa.


Alimentazione


Il Coniglio è un erbivoro stretto. Ha sempre bisogno di fieno di buona qualità (Trifogli, Erbe miste, Erba Medica solo in accrescimento). Le verdure a foglia da variare, devono essere ben lavate e asciugate, mai fredde da frigorifero, vanno tolte prima che vadano a male. (Trifoglio, Dente di leone, Crescione, Spinaci e foglie di Brassicacee solo 1-3 volte la sett.)

Mangime in pellet razionato – 1/4 di tazza ogni 2,5 kg di peso diviso in 2 somministrazioni – va comprato fresco e mantenuto in frigorifero perché il coniglio rifiuta il pellet rancido. 18% -25% di fibraNo farine di carne o latte o cereali. No semi e fioccati. Yogurt va bene frutta in quantità molto ridotta, ed eliminarla se tende all’obesità. Acqua sempre fresca e pulita – lavare e disinfettare il contenitore ogni 3-4 giorni. Il coniglio è in grado di ricavare da cibo di basso valore nutritivo la massima quantità di energia. Una caratteristica di questa specie è la reingestione di parte del materiale fecale (cecotrofo).

Il coniglio in famiglia viene spesso alimentato con mangimi ad alto valore nutritivo che possono venire ingeriti con estrema velocità. Questa abitudine produce un facile ingrassamento che può portare all’obesità e problemi comportamentali perché il coniglio che impiega troppo poco tempo a mangiare poi si annoia e diventa irritabile e aggressivo. La soluzione è molto semplice, basta aggiungere molto fieno che appaga psicologicamente il soggetto e apporta la giusta quantità di fibra per evitare l’ingrassamento e per tenere i denti in equilibrio.


La vaccinazione

I Conigli possono essere vaccinati contro due malattie virali: la Mixomatosi e la Malattia emorragica virale. Secondo la località geografica, il veterinario stabilirà il piano vaccinale più opportuno.


Protocollo vaccinale

nel coniglio che vive da solo in appartamento, si consiglia di eseguire una sola vaccinazione nel mese di aprile – maggio. Io consiglio di effettuare, nella zona di Parma, esclusivamente la prevenzione per la Mixomatosi.


Mixomatosi

Può essere trasmessa per via diretta dagli animali ammalati o portatori a quelli sani o per via indiretta tramite artropodi (zanzare, pulci, zecche, ecc.). L’andamento può essere acuto, subacuto o cronico; alcuni conigli sono portatori asintomatici. L’incubazione è di 5-15 giorni. I sintomi comprendono: abbattimento, congiuntivite, scolo dagli occhi, rigonfiamenti cutanei sulla testa e gli arti, infiammazione degli organi genitali. La morte sopravviene in 5-10 giorni. La mortalità è elevata, e non esiste alcuna terapia. I conigli che sopravvivono possono eliminare il virus per lungo tempo. La vaccinazione dà una buona protezione ed è sempre consigliabile negli animali da compagnia. I coniglietti possono essere vaccinati per la prima volta a 30 giorni di età, con un richiamo a 8-10 settimane.


Malattia emorragica virale

Colpisce i conigli al di sopra dei 30 – 50 gg di vita. La malattia si trasmette sia per via diretta che attraverso vettori ematofagi od oggetti contaminati. La malattia si manifesta in modo improvviso con emorragie dal naso, dalla bocca e dall’ano e spasmi che conducono alla morte.



  • Come si comporta con coniglio nano

    I conigli comunicano in vari modi anche con noi.

    -Con una ghiandola che hanno sotto il mento strofinano gli altri conigli per marcare i membri del proprio gruppo.

    -Quando lo fanno con noi significa che siamo membri del loro gruppo.

    -Con i feromoni lasciano un odore che fa capire agli altri conigli il proprio sesso, l’età e la gerarchia all’interno del gruppo.

    L’intervento è consigliato intorno ai 6 mesi.


    Il coniglio marca il territorio anche con le urine e le feci soprattutto quando qualcosa è mutato (spostamento di mobili, presenza di persone estranee, cambiamenti).


    Il suo marcare gli serve per rassicurarsi se è in uno stato di ansia, per esempio per qualcosa di nuovo.

    Se quando marca, noi lo sgridiamo, il suo stato di ansia aumenta, di conseguenza lui marcherà ancora di più.

    Di solito le marcature indotte da qualche novità o cambiamentocessano entro 2/3 settimane, sempre se noi non lo sgridiamo.


    Non dobbiamo mai pulire i bisogni che ha lasciato in giro davanti a lui, perchè in questo modo togliamo il messaggio che lui ci ha lasciato per comunicare con noi.

    Puliamo sempre quando lui è in un’altra stanza ma lasciamo almeno una pallina.


    Non pulire con ammoniaca o candeggina perchè è simile all’urina di un altro coniglio, per cui lui lo rifarebbe immediatamente per marcare il suo territorio per l’intruso.

    Per insegnare ad usare la cassettina all’inizio mettere più cassettine negli angoli della stanza dove il coniglio vive: di solito preferiscono non essere visti, quindi mettiamo sempre la cassettina in un luogo appartato.

    Possono essere utili le cassettine per furetti che hanno da un lato il bordo più basso perchè il coniglio è pigro e può non avere voglia di fare il salto per entrare a fare i suoi bisogni.

    Quando sporca nella cassettina diamogli un piccolo premio.

    Fino a 3 mesi nei maschi e 4 nelle femmine non comincia la pubertà per cui se prima di tale periodo sporca in giro non lo fa per marcare il territorio.

  • Castrazione del Cane

    Anatomia

    I lagomorfi si differenziano dai roditori per la presenza di sei incisivi anziché quattro. In particolare, la mandibola (arcata inferiore) di un coniglio presenta, per ogni lato, 1 incisivo, 2 premolari e 3 molari; la mascella (arcata superiore) 2 incisivi, 3 premolari e 3 molari. I conigli non possiedono canini, sostituiti da un ampio spazio vuoto.


    Le due coppie di incisivi superiori sono sovrapposte: una coppia più grande davanti ed una più piccola dietro [i retroincisivi sono la caratteristica dei Lagomorfi]. In condizioni normali gli incisivi inferiori si infilano fra le due coppie superiori per tagliare il cibo.


    Il cibo così tagliuzzato viene portato dalla lingua fino ai molari ove viene letteralmente macinato. I molari dei conigli riescono a macinare senza problemi legni durissimi.

    La parte visibile sia dei molari che degli incisivi è solo una minima parte dell’effettiva lunghezza del dente che in effetti prosegue in profondità


    La struttura interna è simile a quella degli altri mammiferi: dentina, smalto, cemento e polpa. Nei conigli dentina e cemento sono in continua produzione per cui i denti crescono senza limiti. La corretta masticazione e la dieta appropriata mantengono in equilibrio la loro lunghezza.


    Purtroppo nei conigli da compagnia troppo spesso  si continua a divulgare l’idea che questi animali, al contrario dei loro cugini selvatici, debbano alimentarsi di semi e cereali preconfezionati, anziché di erba e fieno. Il coniglio nutrito in questo modo si sazia più rapidamente e non deve masticare a lungo, consumando poco i denti.

    Inoltre semi e cereali sono carenti di calcio e causano un indebolimento del tessuto osseo che sostiene i denti; i denti si muovono nel loro alveolo e acquisiscono un’inclinazione anomala, perdendo il loro normale allineamento: si viene così a creare un problema di malocclusione


    La malocclusione, ereditaria o acquisita, è una delle principali cause di malattia nel coniglio da compagnia e purtroppo rappresenta spesso un problema cronico che richiede trattamenti per tutta la vita.

    Frequente complicazione della malocclusione è la comparsa di ascessi della testa, altra grave e comune patologia del coniglio da compagnia dovuta all’infezione della radice dei denti alterati.


    Malocclusione dei denti incisivi

    Quasi sempre si tratta di un difetto genetico (ereditario), presente fin dalla nascita e che si manifesta precocemente.

    Si presenta come un difetto di allineamento delle superfici di contatto dei denti incisivi (gli incisivi superiori possono essere più indietro o più avanti degli incisivi inferiori).

    Questo difetto si manifesta già a poche settimane di età e si può osservare facilmente scostando le labbra del coniglietto; per questo motivo è importante controllare i dentini del coniglio prima di acquistarlo.

    L’accorciamento deve essere eseguito regolarmente e mira a mantenere gli incisivi di lunghezza normale, per evitare al coniglio il fastidio di due lunghe zanne davanti alla bocca che gli ostacolano la prensione del cibo, le operazioni di pulizia e di ingestione del ciecotrofo e che possono impiantarsi nei tessuti della bocca.

    Ma soprattutto, lo scopo dell’accorciamento mira a prevenire la malocclusione secondaria dei denti molari.


    Malocclusione dei denti molari

    La maggioranza di casi di malocclusione dei denti molari sono imputabili ad un’alimentazione errata basata su alimenti commerciali contenenti miscele di semi, granaglie, cereali, e su pane, biscotti o altri carboidrati e frutta.

    Questo tipo di alimentazione causa una masticazione insufficiente e quindi un insufficiente consumo dei denti.

    I sintomi della malocclusione dei molariformi compaiono quando si formano punte dentali che ledono i tessuti molli della bocca rendendo la masticazione e la deglutizione dolorose.

    Gli animali colpiti rifiutano di assumere l’alimento, anche se appaiono interessati al cibo (infatti hanno fame, ma la masticazione risulta troppo dolorosa e così rinunciano).

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