Non farla in casa

Alcuni consigli per insegnare al cucciolo a non farla in casa

  • Riducete lo spazio a disposizione del cucciolo. In un primo tempo delimitate l’accesso alle diverse parti della casa, sia per limitare i danni sia per averlo sempre sotto controllo, quando siete in casa e non avete la possibilità di sorvegliarlo o quando uscite ( in certi casi l’uso della gabbia o di un recinto tipo quelli da bambini piccoli, possono essere un utile supporto tecnico).
  • Allontanarlo dalla camera dove ci sono i bisogni, rimuoverle in modo che non vi veda durante questo lavoro (il motivo è che per pulire ci si deve acquattare, il cane si può avvicinarsi e intendere questo vostro comportamento come un invito al gioco, cosa che gli piacerà moltissimo; (alcuni cani faranno le feci, per ripetere quello che loro intendono come un piacevolissimo gioco);
  • anticipare il più possibile il cane, interromperlo mentre si prepara a fare i suoi bisogni, ossia quando inizia ad annusare il terreno, o a girare su se stesso; quando ha già cominciato a fare la pipì è in teoria tardi, perchè potrebbe associare la punizione al padrone e bloccarsi anche quando è nel posto dove la può fare, ma è presente il proprietario.
  • Non punire il cane, se non lo cogliete sul fatto (dopo un secondo dal fatto evitate di punirlo);
  • Portarlo fuori con regolarità, tenendo conto che l’ ultima uscita serale, durante il periodo di educazione, dovrebbe essere fatta verso le 23.00 – 24.00, e la prima del mattino non oltre le 7.00;
  • Allungare, in modo progressivo, i tempi tra un bisogno e l’altro; tenere conto dei ritmi e delle frequenze dei bisogni del cucciolo: infatti il cucciolo urina circa 8 volte al giorno e defeca circa 3 volte al giorno; solitamente sporca 15 minuti dopo aver mangiato, pochi minuti dopo che si è svegliato, e terminato di giocare.



Prima di fare i suoi bisogni ‘avvisa‘ con un comportamento particolare: gira su se stesso, annusa il terreno quando portate il cane fuori, se avete un giardino di proprietà, non limitatevi a metterlo dietro la porta, all’ esterno, ma portatelo sempre nel luogo deputato ai bisogni.

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I coniglietti nascono senza pelo, ciechi e non sono in grado di udire prima dei 7 gg. A 12 gg cominciano ad uscire dal nido. A circa 24 gg la mamma smette di allattarli. A 4 mesi diventano sessualmente maturi e lo sviluppo scheletrico termina a 9 mesi. I conigli hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e comunicano prevalentemente attraverso gli odori. La consuetudine di strofinare il mento sugli oggetti è un modo per marcare il territorio, così come il depositare le feci e le urine. I conigli lasciati liberi per casa possono arrecare numerosi danni ( carta da parati, mobili, tappeti, filo del telefono..) e possono mettersi in pericolo perché vanno a rosicchiare i fili elettrici. La femmina raggiunge la maturità sessuale a 4 mesi, la gravidanza dura 30 gg, possono nascere da 2 a 10 coniglietti , la mamma allatta una sola volta al giorno (di solito alla notte). Il coniglio è un animale solitamente pacifico anche se esistono varie eccezioni. E’ un animale sociale anche verso altre specie animali; è meglio evitare di tenere 2 maschi interi insieme. Per abituare il coniglietto appena arrivato a sporcare nella gabbia è bene non liberarlo per alcuni giorni. Conviene sistemare una cassettina apposita in un angolo del gabbione con del truciolato e posizionare la rastrelliera con il fieno vicino in modo che mentre mangia sia costretto a stare entro la cassettina; in questo modo si abituerà a sporcare nel posto giusto. La gabbia del coniglio deve essere sufficientemente grande anche se il coniglio vive prevalentemente libero per casa. Alimentazione Il Coniglio è un erbivoro stretto. Ha sempre bisogno di fieno di buona qualità (Trifogli, Erbe miste, Erba Medica solo in accrescimento). Le verdure a foglia da variare, devono essere ben lavate e asciugate, mai fredde da frigorifero, vanno tolte prima che vadano a male. (Trifoglio, Dente di leone, Crescione, Spinaci e foglie di Brassicacee solo 1-3 volte la sett.) Mangime in pellet razionato – 1/4 di tazza ogni 2,5 kg di peso diviso in 2 somministrazioni – va comprato fresco e mantenuto in frigorifero perché il coniglio rifiuta il pellet rancido. 18% -25% di fibra . No farine di carne o latte o cereali. No semi e fioccati. Yogurt va bene frutta in quantità molto ridotta, ed eliminarla se tende all’obesità. Acqua sempre fresca e pulita – lavare e disinfettare il contenitore ogni 3-4 giorni. Il coniglio è in grado di ricavare da cibo di basso valore nutritivo la massima quantità di energia. Una caratteristica di questa specie è la reingestione di parte del materiale fecale (cecotrofo). Il coniglio in famiglia viene spesso alimentato con mangimi ad alto valore nutritivo che possono venire ingeriti con estrema velocità. Questa abitudine produce un facile ingrassamento che può portare all’obesità e problemi comportamentali perché il coniglio che impiega troppo poco tempo a mangiare poi si annoia e diventa irritabile e aggressivo. La soluzione è molto semplice, basta aggiungere molto fieno che appaga psicologicamente il soggetto e apporta la giusta quantità di fibra per evitare l’ingrassamento e per tenere i denti in equilibrio. La vaccinazione I Conigli possono essere vaccinati contro due malattie virali: la Mixomatosi e la Malattia emorragica virale. Secondo la località geografica, il veterinario stabilirà il piano vaccinale più opportuno. Protocollo vaccinale nel coniglio che vive da solo in appartamento, si consiglia di eseguire una sola vaccinazione nel mese di aprile – maggio. Io consiglio di effettuare, nella zona di Parma, esclusivamente la prevenzione per la Mixomatosi. Mixomatosi Può essere trasmessa per via diretta dagli animali ammalati o portatori a quelli sani o per via indiretta tramite artropodi (zanzare, pulci, zecche, ecc.). L’andamento può essere acuto, subacuto o cronico; alcuni conigli sono portatori asintomatici. L’incubazione è di 5-15 giorni. I sintomi comprendono: abbattimento, congiuntivite, scolo dagli occhi, rigonfiamenti cutanei sulla testa e gli arti, infiammazione degli organi genitali. La morte sopravviene in 5-10 giorni. La mortalità è elevata, e non esiste alcuna terapia. I conigli che sopravvivono possono eliminare il virus per lungo tempo. La vaccinazione dà una buona protezione ed è sempre consigliabile negli animali da compagnia. I coniglietti possono essere vaccinati per la prima volta a 30 giorni di età, con un richiamo a 8-10 settimane. Malattia emorragica virale Colpisce i conigli al di sopra dei 30 – 50 gg di vita. La malattia si trasmette sia per via diretta che attraverso vettori ematofagi od oggetti contaminati. La malattia si manifesta in modo improvviso con emorragie dal naso, dalla bocca e dall’ano e spasmi che conducono alla morte. 
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