Meglio farla fuori

Consigli per insegnare al cucciolo a sporcare fuori

Individuare uno spazio adatto nel giardino, nel parco, o in una qualunque area verde, purchè sia tranquilla, e offra poche o nessuna distrazione al cane. La zona prescelta puo’ avere una dimensione variabile dai 7-8 metri quadri ai 15 metri quadri.


E’ importante che il luogo sia piccolo, il cane deve capire che quando si trova lì deve fare i suoi bisogni, e non giocare, intraprendere attività di esplorazione del territorio, o cercare la compagnia di altri animali, ecc.. Per gli stessi motivi è importante che il luogo prescelto sia sempre lo stesso, inoltre se non si cambia luogo, c’è il vantaggio che vi ritrovi sempre gli stessi odori. Gli odori, fanno da stimolo, da incentivo per urinare e defecare in un dato posto.


I capisaldi su cui si fonda l’ educazione a sporcare sono quattro:

  • luogo tranquillo privo di distrazioni;
  • luogo sempre uguale (il cane è abitudinario);
  • presenza di marche odorose che fungano da traccia;
  • pazienza e costanza… di PAZIENZA ce ne vuole tanta!


Il cane deve essere:

portato sul posto, se vi riesce seguite sempre il medesimo percorso per arrivarci e quindi lasciato libero se lo spazio è recintato o se non ci sono pericoli, diversamente tenuto al guinzaglio molle, poi si deve aspettare.


E’ consigliabile non distrarre il cane con giochi, con coccole, o con la presenza di un altro cane. Può servire incitarlo con la voce: “dai piccolo, su fai la pipi”; lasciarlo annusare liberamente (se vi è possibile controllate prima che il posto non sia pericoloso, cioè non ci siano cose che il cane possa mangiare); non assillatelo e non fategli fretta.


A volte saranno sufficienti pochi minuti, ma in certi casi, in particolare ai primi tentativi, anche 30 o 45 minuti. Cercate di restare tranquilli e comportatevi in maniera indifferente, come se la cosa fosse del tutto normale. Quando l’avrà fatta complimentatelo con molte coccole, con la voce, oppure con un bocconcino.

Riprendete la passeggiata, lasciandogli esplorare l’ambiente, giocate con lui, fate quello che gli piace. Anche questo comportamento diventa un premio.


IMPORTANTISSIMO: NON ABBANDONATE IL LUOGO DEPUTATO AI BISOGNI PRIMA CHE LI ABBIA FATTI, PENA DI ARRIVARE A CASA E TROVARSI I BISOGNI DA QUALCHE PARTE


Se il cane ha imparato prima a fare i suoi bisogni in casa, sui giornali, un accorgimento puo’ essere quello di lasciare nel luogo all’ esterno, dove il cane dovrebbe imparare, un giornale sporco di pipi, questo sarà uno stimolo, inducendolo a fare le prime pipì, cioè a rompere il ghiaccio.


Se riuscite a mantenere questo comportamento, sempre uguale, sempre alla stessa ora e sempre negli stessi luoghi, in una quindicina di giorni il cane imparerà. A questo punto manterrete la medesima routine, ma potrete essere un po’ più elastici.


Potrete anche cambiare superficie, se è abituato all’erba, cercate un luogo con la terra, con il cemento, con l’asfalto. Questo vi potrà essere utile se porterete il cane in vacanza con voi, o in un luogo dove non ci sia la superficie abitualmente usata dal cane.


Ovviamente!!


Per educare bene il Cane è necessario che anche il padrone sia Educato. Se noi siamo i primi a rispettare gli altri, potremo esigere che gli altri rispettino i nostri animali.

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I coniglietti nascono senza pelo, ciechi e non sono in grado di udire prima dei 7 gg. A 12 gg cominciano ad uscire dal nido. A circa 24 gg la mamma smette di allattarli. A 4 mesi diventano sessualmente maturi e lo sviluppo scheletrico termina a 9 mesi. I conigli hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e comunicano prevalentemente attraverso gli odori. La consuetudine di strofinare il mento sugli oggetti è un modo per marcare il territorio, così come il depositare le feci e le urine. I conigli lasciati liberi per casa possono arrecare numerosi danni ( carta da parati, mobili, tappeti, filo del telefono..) e possono mettersi in pericolo perché vanno a rosicchiare i fili elettrici. La femmina raggiunge la maturità sessuale a 4 mesi, la gravidanza dura 30 gg, possono nascere da 2 a 10 coniglietti , la mamma allatta una sola volta al giorno (di solito alla notte). Il coniglio è un animale solitamente pacifico anche se esistono varie eccezioni. E’ un animale sociale anche verso altre specie animali; è meglio evitare di tenere 2 maschi interi insieme. Per abituare il coniglietto appena arrivato a sporcare nella gabbia è bene non liberarlo per alcuni giorni. Conviene sistemare una cassettina apposita in un angolo del gabbione con del truciolato e posizionare la rastrelliera con il fieno vicino in modo che mentre mangia sia costretto a stare entro la cassettina; in questo modo si abituerà a sporcare nel posto giusto. La gabbia del coniglio deve essere sufficientemente grande anche se il coniglio vive prevalentemente libero per casa. Alimentazione Il Coniglio è un erbivoro stretto. Ha sempre bisogno di fieno di buona qualità (Trifogli, Erbe miste, Erba Medica solo in accrescimento). Le verdure a foglia da variare, devono essere ben lavate e asciugate, mai fredde da frigorifero, vanno tolte prima che vadano a male. (Trifoglio, Dente di leone, Crescione, Spinaci e foglie di Brassicacee solo 1-3 volte la sett.) Mangime in pellet razionato – 1/4 di tazza ogni 2,5 kg di peso diviso in 2 somministrazioni – va comprato fresco e mantenuto in frigorifero perché il coniglio rifiuta il pellet rancido. 18% -25% di fibra . No farine di carne o latte o cereali. No semi e fioccati. Yogurt va bene frutta in quantità molto ridotta, ed eliminarla se tende all’obesità. Acqua sempre fresca e pulita – lavare e disinfettare il contenitore ogni 3-4 giorni. Il coniglio è in grado di ricavare da cibo di basso valore nutritivo la massima quantità di energia. Una caratteristica di questa specie è la reingestione di parte del materiale fecale (cecotrofo). Il coniglio in famiglia viene spesso alimentato con mangimi ad alto valore nutritivo che possono venire ingeriti con estrema velocità. Questa abitudine produce un facile ingrassamento che può portare all’obesità e problemi comportamentali perché il coniglio che impiega troppo poco tempo a mangiare poi si annoia e diventa irritabile e aggressivo. La soluzione è molto semplice, basta aggiungere molto fieno che appaga psicologicamente il soggetto e apporta la giusta quantità di fibra per evitare l’ingrassamento e per tenere i denti in equilibrio. La vaccinazione I Conigli possono essere vaccinati contro due malattie virali: la Mixomatosi e la Malattia emorragica virale. Secondo la località geografica, il veterinario stabilirà il piano vaccinale più opportuno. Protocollo vaccinale nel coniglio che vive da solo in appartamento, si consiglia di eseguire una sola vaccinazione nel mese di aprile – maggio. Io consiglio di effettuare, nella zona di Parma, esclusivamente la prevenzione per la Mixomatosi. Mixomatosi Può essere trasmessa per via diretta dagli animali ammalati o portatori a quelli sani o per via indiretta tramite artropodi (zanzare, pulci, zecche, ecc.). L’andamento può essere acuto, subacuto o cronico; alcuni conigli sono portatori asintomatici. L’incubazione è di 5-15 giorni. I sintomi comprendono: abbattimento, congiuntivite, scolo dagli occhi, rigonfiamenti cutanei sulla testa e gli arti, infiammazione degli organi genitali. La morte sopravviene in 5-10 giorni. La mortalità è elevata, e non esiste alcuna terapia. I conigli che sopravvivono possono eliminare il virus per lungo tempo. La vaccinazione dà una buona protezione ed è sempre consigliabile negli animali da compagnia. I coniglietti possono essere vaccinati per la prima volta a 30 giorni di età, con un richiamo a 8-10 settimane. Malattia emorragica virale Colpisce i conigli al di sopra dei 30 – 50 gg di vita. La malattia si trasmette sia per via diretta che attraverso vettori ematofagi od oggetti contaminati. La malattia si manifesta in modo improvviso con emorragie dal naso, dalla bocca e dall’ano e spasmi che conducono alla morte. 
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